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Il fine giustifica i mezzi. Mad about you di Monique Scisci

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Spesso ci si chiede se l’amore possa essere il movente per distruggere qualcuno. Perchè, a volte, esiste un confine tra amore e protezione che purtroppo non unisce, ma divide le persone. Jade è una ragazza brillante che non vuole deludere le aspettative del padre: studia legge perchè
un giorno diventerà un’abile penalista, rendendo orgogliosi i suoi. Purtroppo la sua vita non è sempre in ascesa, nonostante sia figlia di un giudice: a macchiare la sua reputazione ci ha pensato uno scandalo commesso in gioventù, quando circolò in rete il suo diario contenente degli apprezzamenti sul fidanzato della sorella, Byron Morgan, che, le dava ripetizioni.

Questo “incidente” mise fine non solo all’amicizia tra i due, ma creò le basi per un odio sordo, che, col passare degli anni, si tramutò in desiderio di vendetta da parte di Byron. Sulle macerie di questo scandalo si crea un rapporto costruito su menzogne, ricatti e raggiri che
cambieranno il loro rapporto, facendo uscire il loro lato più oscuro. Ma, se è vero che “quello che facciamo non determina chi siamo ma cosa siamo disposti a fare per coloro che amiamo”, in questo caso, ciò che Jade e Byron faranno, va al di là di ogni possibile comprensione razionale.

Perchè amare, a volte, significa proprio questo: far emergere le ombre dell’altro e amarle. Ma per arrivare a questo, occorre attraversare l’oceano. Romanzo scritto alternando i punti di vista di Jade e di Byron, l’autrice ci offre uno sguardo su un mondo chiuso, come quello delle aule dei tribunali, dove a vincere non è mai la verità, ma la capacità dell’essere umano di piegare la legge ai propri vizi, passando sopra alle vite degli altri, e lo fa con uno stile semplice ma diretto, che tiene il lettore incollato alle pagine per la non scontata ricercatezza del plot.

“Il fine giustifica i mezzi”: si, ma le macerie che lascia? Sta al lettore scoprirlo.

 

 

Francesca Barnabà

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